Abitare bene il mondo: cultura, territorio, paesaggio
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Abitare bene il mondo: cultura, territorio, paesaggio

Quando

giovedì 3 novembre 2022
dalle 15.00 alle 18.00

Un seminario che muove da “Abitare bene il mondo: un progetto culturale”, libro curato da Paolo Castelnovi per Editrice Bibliografica che raccoglie i più importanti interventi di Roberto Gambino sulle relazioni tra cultura, territorio e paesaggio. Gambino, urbanista e pianificatore, coordinatore scientifico del Piano Urbanistico Provinciale del 2008, ha sottolineato con il suo lavoro caratterizzato da un approccio fortemente interdisciplinare la necessità dell’integrazione tra paesaggio, ambiente e territorio per una pianificazione orientata al benessere delle comunità, alla valorizzazione del patrimonio culturale, alla salvaguardia ambientale.

Programma

Introduzione. Abitare bene il mondo: un progetto culturale

Paolo Castelnovi | Architetto paesaggista, Docente al Politecnico di Torino, Presidente di Landscapefor

Paesaggio, ambiente, territorio: per un'integrazione nei processi di governo del territorio.

Intervengono:

Benedetta Castiglioni | Università di Padova

Giorgio Tecilla | Osservatorio del Paesaggio del Trentino

Bruno Zanon | Architetto, docente all'Università di Trento

Luca Dal Pozzolo | Responsabile Ricerca, Fondazione Fitzcarraldo di Torino

Conclusioni. per il benessere del vivere e dell'abitare

Annibale Salsa | Presidente Comitato Scientifico di Tsm|step Scuola per il governo del territorio e del paesagio

Modera: Gianluca Cepollaro | Tsm-Trentino School of Management

Il seminario è aperto al pubblico e si rivolge in particolare ai professionisti della cultura e della montagna, ai tecnici professionisti (architetti, ingegneri, agronomi e forestali, geometri, periti industriali), amministratori e funzionari pubblici.

Iscrizioni entro il 31 ottobre al link: 
https://www.tsm.tn.it/attivita/abitare-bene-il-mondo-cultura-territorio-paesaggio-professione-montagne

Abitare bene il mondo: un progetto culturale
Roberto Gambino
I quarant’anni a cavallo del 2000 sono densi di rivoluzioni culturali per la gestione del territorio: certo l’urbanistica delle città va in crisi, ma avanza la stagione dell’interesse per l’ambiente, della valorizzazione del paesaggio, del riconoscimento dei centri storici e del mondo rurale, dei parchi. Nuovi sguardi illuminano i luoghi a partire da discipline specialistiche. Roberto Gambino, protagonista di quegli anni, con una militanza scientifica ininterrotta e puntuale ha riunito e spinto a nuove sfide l’intero fronte variegato di chi si occupa del nostro abitare. Questa scelta di interventi in sedi diversissime mostra la grande attualità della sua strategia intellettuale: mettere a sistema per tutti le innovazioni che vengono da specifici settori. Gambino, incrociando nuovi paradigmi e criteri di valore, chiama ciascuno a sperimentare un’integrazione ricostituente: ad assumere la logica ecosistemica per la difesa del patrimonio culturale, la Convenzione europea del paesaggio per il disegno delle città, e viceversa la progettualità della pianificazione per le strategie di tutela ambientale.


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