Descrizione
Il volume raccoglie gli interventi, frutto di una giornata di lavori organizzata dalla Biblioteca Civica Bertoliana di Vicenza nel 2009, in occasione del 300° anniversario della sua nascita. Scopo della giornata era quello di fare il punto su alcuni aspetti centrali legati alla maggiore frequenza con la quale si è costretti a ripensare il ruolo delle biblioteche pubbliche: superato ogni rischio di autoreferenzialità da parte di questa istituzione culturale, la risposta può essere trovata solo focalizzando l’attenzione sul profilo o sui profili dell’utenza reale e di quella potenziale. Ma quale idea di utente ha condotto nei secoli scorsi alla nascita delle maggiori biblioteche pubbliche italiane? E oggi, queste strutture che hanno assunto anche un carattere conservativo, quale ruolo sono chiamate a svolgere? Più in generale, l’impegnativo aggettivo «pubblica», sul quale in anni recenti anche in Italia sono intervenuti i nomi più illustri della biblioteconomia, con quali modelli, funzioni, prodotti di servizio al territorio è chiamato a ridefinirsi? In fase di messa a punto, due temi sono emersi come altrettanti fili conduttori delle riflessioni: da un lato l’idea di biblioteca pubblica prima delle rivoluzioni illuministe, dall’altro il rapporto tra documentazione storico-conservativa e documentazione corrente nell’offerta di servizio bibliotecario pubblico. A queste e ad altre stimolanti questioni hanno cercato di rispondere i diversi relatori – Paolo Traniello, Giovanni Solimine, Lorenzo Baldacchini, Maurizio Vivarelli, Marino Zorzi, Laura Sbicego, Maurizio Tarantino e Giorgio Lotto – che hanno preso parte alla giornata di studi, offrendo così al lettore interessanti contributi sia sulla prospettiva storica che sulla realtà bibliotecaria italiana dei nostri giorni.