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Le recensione del master Professione Editoria dell'Università Cattalica

Recensione di: Neuronarrazioni
27.03.2020

“Viviamo avvolti nella narratività perfusa e sottile irradiata da un sistema di comunicazioni globali la cui forza di penetrazione interstiziale è senza pari nell’intera storia dell’uomo.”

La parola “narrazioni” porta alla mente una nebulosa di immagini. Dal resoconto di una battuta di caccia, sussurrato dai primi Homo Sapiens riuniti intorno al fuoco, fino a quella serie TV che ci ha tenuti incollati allo schermo almeno una volta nella vita: l’atto narrativo è alla base della dimensione sociale e privata dell’umanità. Ma quali sono gli sviluppi più recenti di questa attività tanto fondamentale per le nostre vite?

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Neuronarrazioni

di Stefano Calabrese

editore: Editrice Bibliografica

Le narrazioni sono utensili cognitivi che appaiono fin dagli albori dell’umanità. A partire dal narrative turn della seconda metà degli anni Novanta, alcuni dei più svariati ambiti tradizionalmente anarrativi (come la politica, il marketing, l’advertising, la medicina) hanno “inglobato” la narrazione all’interno del loro impianto teorico-metodologico, riconoscendone dunque il valore e le potenzialità. Uscendo dall’impasse che la legava a un alveo strettamente letterario, la narratologia sta trovando sempre più stimoli nella psicologia genetica e cognitivista, nelle teorie della mente e nelle neuroscienze. Il libro discute i più recenti orientamenti scientifici all’interno dei suddetti ambiti che mostrano le nostre reazioni neuro-fisiologiche durante la lettura/visione di una storia; quali abilità cognitive stimola la fruizione di serial TV, romanzi, film e docufiction; l’esistenza di differenze gender-related nella formattazione del racconto e nella scelta dei generi narrativi e letterari; e infine, il benessere cognitivo derivante dall’utilizzo delle narrazioni in soggetti con disturbi da stress post-traumatico, affetti da patologie neurodegenerative e con disturbi autistici.
9,90 9,41


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