"Le merci? Sul set diventano star" di Alberto Piccinini su Venerdì di Repubblica


"Nel 1930 un certo Waldman, polacco immigrato a New York, mise in piedi i Modern Merchandise Bureau: realizzava copie perfette degli abiti indossati dagli attori nei film e li vendeva nei suoi negozi "Cinema fashion". Se c'è una storia che può illuminare in maniera non banale il rapporto tra cinema e pubblicità - argomento del nuovo saggio di Giuseppe Mazza - è questa."
Sul Venerdì di Repubblica, Alberto Piccinini recensisce Cinema e pubblicità di Giuseppe Mazza. Per proseguire la lettura dell'articolo clicca qui.
Cinema e pubblicità
La relazione sorprendente
di Giuseppe Mazza
editore: Editrice Bibliografica
pagine: 320
Cosa c’entrano Hitchcock con la pubblicità, la Coca-Cola con Lubitsch, Kubrick con dei futili jingle? Qual è il vero legame di due tra i linguaggi più decisivi della modernità? Con una grande quantità d’informazioni e d’immagini, questo libro conduce i lettori alla scoperta di un’avventura culturale finora invisibile che ha segnato il nostro immaginario. Uno sguardo inatteso alla storia del cinema, un approccio integrato alla pubblicità, un contributo laterale ai visual studies? Un po’ tutte queste cose insieme, ma soprattutto una ricerca sulle radici e il futuro del linguaggio pubblico: unendo il gusto della divulgazione al rigore dell’approfondimento, Cinema e pubblicità rimescola le carte e guarda al paesaggio mediatico senza pregiudizi. In cerca di una nuova relazione con le merci. E di una visione più consapevole.
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