sulla contemporaneità, che vede l’utilizzo di antichi linguaggi rielaborati sui social media a disegnare autentiche campagne di odio razzista. Non solo Shoah, e neppure solo polemica sul conflitto israelo-palestinese che fornisce pretesti per accreditare un linguaggio d’odio antico declinato al presente, al contrario un’ideologia ancora oggi molto radicata che si rinnova e si trasforma pericolosamente, che va studiata e riconosciuta come componente costante del pregiudizio dei singoli.
sulla contemporaneità, che vede l’utilizzo di antichi linguaggi rielaborati sui social media a disegnare autentiche campagne di odio razzista. Non solo Shoah, e neppure solo polemica sul conflitto israelo-palestinese che fornisce pretesti per accreditare un linguaggio d’odio antico declinato al presente, al contrario un’ideologia ancora oggi molto radicata che si rinnova e si trasforma pericolosamente, che va studiata e riconosciuta come componente costante del pregiudizio dei singoli.