La figura del viandante – inteso come nomade, pellegrino, errante, forestiero, straniero, passante, viaggiatore – evoca sempre anche erranza, gusto della scoperta, sradicamento e rischio. Viandante è chi non ritorna sui suoi passi, chi va oltre, in avanti senza fermarsi. È la situazione dell’uomo quale “essere in cammino”, la condizione moderna dell'individuo nella costante ricerca di senso che produce da sé i significati della sua esistenza, in una costruzione biografica meno sistematica e continuativa e con una sempre più debole adesione alle credenze delle religioni storiche.
La spiritualità viandante si caratterizza per la sua sostanziale immediatezza: spiritualità in movimento e in espansione nel segno della fluidità dei percorsi, della mobilità in funzione della sensibilità personale. Il saggio chiaro e stimolante di Luigi Berzano analizza queste nuove forme spirituali con le quali la religione pare emigrare “nel mondo”, spostandosi dalle chiese alla strada, dai riti liturgici alle pratiche secolari, dall'obbedienza ai magisteri alle scelte individuali. Spiritualità che sperimentano nuovi alfabeti del religioso, che vanno oltre l'osservanza dei riti, perché riguardano l'essere più che la morale.
Biografia dell'autore
Luigi Berzano
Professore emerito di Sociologia presso l’Università di Torino, è autore di ricerche e pubblicazioni sui movimenti collettivi, le trasformazioni sociali e culturali delle società moderne avanzate, le nuove spiritualità. Ha scritto volumi tradotti in varie lingue sugli stili di vita. Coeditor della “Annual Review of the Sociology of Religion”, dirige per Mimesis la collana “Spiritualità senza Dio?”. Tra le ultime pubblicazioni ricordiamo: Un altro Gesù. Il tempo e le parole di un uomo, Le valli del mare, Senza più la domenica e Restare cristiani in diaspora.

